Monitoraggio ARPAT
- Il monitoraggio straordinario ARPAT
- Cosa si controlla e quando
- I punti di campionamento
- Dati delle analisi e del monitoraggio
Il monitoraggio straordinario di ARPAT
Il monitoraggio della radioattività ambientale è una attività istituzionale obbligatoria che ARPAT effettua ai sensi della LR 32/2003 e della LR 30/2009. L'attività si svolge sulla base di un piano regionale che è parte integrante del piano nazionale, coordinato da ISPRA. Esso prevede, su base annuale, il programma di monitoraggio della radioattività nelle principali matrici ambientali (aria, acqua, suolo), negli alimenti e nelle acque potabili.
A ciò si aggiunge il monitoraggio in emergenza e in situazioni locali, connesse con una fonte di pressione specifica. Il programma regionale 2013 è stato approvato dalla Regione Toscana con DD 1606/2013: lo scarico delle acque trattate del CISAM è una delle premesse.
Il piano straordinario di monitoraggio di ARPAT nell'area di scarico delle acque trattate del CISAM ha due obiettivi principali:
- in primo luogo, l'acquisizione dei dati necessari a verificare che lo scarico non porterà a variazioni significative della contaminazione ambientale da parte dei radionuclidi presenti nelle acque trattate, in un'area che va dalle immediate vicinanze del punto di scarico nell'ambiente, fino alla confluenza del Navicelli nello scolmatore d'Arno e alla foce dello scolmatore. Infatti, benché i livelli di concentrazione previsti nelle matrici ambientali, dopo la diluizione, siano al di sotto del minimo rilevabile, con le amministrazioni competenti e i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL di Pisa e Livorno, è stato concordato di mettere a disposizione della popolazione dati in una area più estesa di quella dove più realisticamente potrebbe essere necessaria la valutazione dell'impatto;
- in secondo luogo, il confronto dei risultati delle analisi su alcuni campioni e alcuni parametri con quelli forniti dal CISAM, che si avvale dei qualificati laboratori dell'ENEA di Bologna e fornirà dati su tutti i radionuclidi presenti nell'acqua prima del trattamento, mentre ARPAT si limiterà all'analisi del Cs-137 in tutte le matrici, e del trizio nelle acque
Le matrici su cui è prevista l'azione di monitoraggio da parte di ARPAT sono: acque superficiali e sotterranee, suolo, sedimenti, pesce (ove possibile) e acque potabili.
Il monitoraggio sarà effettuato:
- per tutte le matrici escluse le acque: prima dello scarico del primo lotto, a distanza di tre e sei mesi;
- per le acque: prima dello scarico del primo lotto, a distanza di 15 giorni, 6 settimane, 3 mesi e 6 mesi.
Per il monitoraggio lungo il canale ARPAT si avvale della collaborazione del Comando dei Vigili del Fuoco di Pisa che ha messo a disposizione la barca e i propri uomini.
CampionamentI al Fosso di scarico | |||||||
Punto prelievo | Piano sorveglianza CISAM | Piano monitoraggio ARPAT | |||||
Acqua | Sedimento | Terreno | Vegetali | Acqua | Sedimenti | Terreno | |
1 | X | X | X | X | |||
2 - Monte Fosso | X | X | X | X | X | X | X |
3 | X | X | X | X | |||
4 - Immissione | X | X | X | X | X | X | X |
5 | X | X | X | X | |||
6 | X | X | X | X | |||
7 | X | X | X | X | |||
8 - Valle Fosso | X | X | X | X | X | X | X |
Campionamento Canale dei Navicelli e Foce Scolmatore Arno | ||||||
Punto di prelievo | Piano sorveglianza CISAM | Piano di monitoraggio ARPAT | ||||
Acqua | Sedimenti | Pesci | Acqua | Sedimenti | Pesce | |
1 - Monte fosso di scarico | X | X | X | X | ||
2 - Confluenza fosso scarico | X | X | X | X | X | X |
3 - Valle fosso di scarico | X | X | ||||
4 - Confluenza canali Siemens | X | X | ||||
5 - Confluenza collettore orientale | X | X | ||||
6 - Confluenza Navicello nello Scolmatore | X | X | ||||
7 - Foce scolmatore | X | X | X |
I risultati del monitoraggio vengono resi pubblici sul sito Web ARPAT via via che si rendono disponibili. Il piano di monitoraggio potrà comunque essere modificato in corso d'opera, a seconda dei risultati ottenuti.
Punti di campionamento sono stati previsti lungo tutto il percorso che dal fosso di scarico del depuratore Pisa Sud arriva alla foce del canale scolmatore passando lungo il Canale dei Navicelli. La figura 1 mostra i punti di monitoraggio in prossimità del depuratore di Pisa sud nel fosso fino all'immissione nel canale dei Navicelli;
La figura successiva mostra invece i punti di monitoraggio lungo il Canale dei Navicelli fino alla Foce dello scolmatore d'Arno.
Infine è stato individuato il punto per l'installazione del piezometro per il campionamento delle acque sotterranee in prossimità del fosso di scarico. La posizione del piezometro permette l'intercettazione della falda freatica alimentata dalle acque di scarico dell'impianto di depurazione.